Adesso che il 2020 è concluso, è tempo di analizzare l’andamento del mercato eCommerce, grazie a utili e interessanti statistiche per capire come si sta muovendo il mondo del commercio elettronico.
La pandemia ha cambiato il modo in cui socializziamo e viaggiamo. E cambierà il modo in cui lavoriamo. Sicuramente ha già cambiato il modo in cui acquistiamo: il 62% dei consumatori statunitensi acquista più online ora rispetto a prima della pandemia e un sondaggio nel Regno Unito ha persino scoperto che il 74% degli intervistati di tutte le fasce d’età ora si sente a proprio agio nell’acquistare prodotti online a causa della pandemia.
L’impatto del Covid-19 sull’eCommerce
È indubbio che la pandemia sia il fattore principale che ha spinto il commercio online rispetto agli store fisici, conseguenza delle chiusure forzate e della minimizzazione del rischio da parte dei clienti. Secondo una precedente stima sullo sviluppo dell’eCommerce, questa crescita si sarebbe raggiunta non prima di5 anni. Quanti non si aspettavano di dover affrontare questo cambiamento nella propria attività, sono stati costretti ad adattare il business in funzione del nuovo scenario. Va detto che in molti casi si è proceduto più facilmente laddove la transizione digitale era già in atto o comunque prevista nel prossimo futuro, assorbendo meglio l’impatto di questo tsunami inaspettato.
Il numero degli utenti unici degli shop online è cresciuto del 40% rispetto al 2019. Nel Regno Unito solo a maggio, le vendite generate dal commercio elettronico valevano il 33% del commercio totale. Amazon ha segnato un +37% nelle vendite del terzo trimestre 2020 rispetto all’anno precedente e Nike nel periodo giugno-agosto 2020 ha segnato +82% di crescita sullo stesso periodo del 2019.
Cosa abbiamo acquistato nel 2020
Un settore inaspettato che ha visto un importante spostamento verso gli acquisti online alla luce della pandemia è quello del cibo e delle bevande. Pre-Covid solo il 9% dei consumatori acquistava generi alimentari esclusivamente online. Ora, il 63% acquista quantità maggiori di generi alimentari online rispetto a prima e probabilmente l’86% continuerà a fare acquisti online quando le misure di distanziamento sociale spariranno. Nel Regno Unito le vendite settimanali medie di generi alimentari online sono più che raddoppiate rispetto a prima della pandemia.
Se consideriamo invece gli acquisti non essenziali, la quota maggiore di spesa è stata dedicata all’intrattenimento digitale – ad esempio servizi di streaming e videogiochi – col 24%, contro una spesa per intrattenimento non-digitale pari all’11% del totale – giocattoli, libri etc. Le altre spese hanno riguardato: alcool per il 18%, abbigliamento per il 15%, arredamento per un 11% della spesa online.
Come acquisteremo in futuro
In un sondaggio condotto da Salesforce, il 61% degli intervistati afferma di aspettarsi di trascorrere più tempo online dopo la pandemia rispetto a prima, il 60% che il Covid-19 ha cambiato il proprio rapporto con la tecnologia. Tradotto, ciò significa che gli utenti che prima non erano abituati a trascorrere molto tempo online, fruendo contenuti o acquistando dagli store, in futuro è molto probabile che saranno utenti attivi sul web. Un dato ulteriore mostra il comportamento dei consumatori post-pandemia: il 24% desidera acquistare in negozio; il 28% lo farà soprattutto online; il 39% dichiara di voler acquistare in entrambe le forme, negozio e online. Dunque, per il commercio il futuro non è solo online, ma incontra il desiderio di chi vuole sperimentare entrambe le esperienze di acquisto. Ovvero, acquisto multicanale.
Conclusione
Dopo aver dato uno sguardo rapido alle statistiche, possiamo trarre alcune conclusioni riguardo il futuro del commercio elettronico. Innanzitutto, per chi vende non è più rimandabile il bisogno di una presenza online con una forte identità di brand per competere sullo stesso terreno dei colossi digitali dell’eCommerce. Un secondo punto, che riguarda le attività commerciali su strada, è la necessità di migliorare l’esperienza di acquisto per il cliente, online e offline. Sebbene le vendite si svolgano su piani differenti, entrambi i canali possono e devono interagire per raggiungere lo scopo di vendere il maggior numero di prodotti, lasciando al consumatore una sensazione positiva. L’eCommerce è una scelta obbligata e la vendita multicanale è una strategia non tanto di sopravvivenza per gli store offline, ma di crescita del business e va implementata nei tempi e nei modi giusti, se si vuole competere sul mercato domestico e ancora di più se lo si fa sul mercato internazionale.