Influencer Marketing

Marketing Influencer: quali contenuti possono produrre per il tuo brand?

Vuoi ampliare la presenza del tuo brand sui social media? Oppure vuoi raggiungere nuovi utenti in target? O vuoi avvalorare la reputazione del tuo brand? Allora dovresti iniziare a pensare di attuare una strategia di influencer marketing.

In un precedente articolo abbiamo già approfondito le potenzialità di questo strumento per il business, come funziona e quali tipologie di influencer esistono. Se ancora non lo hai letto e ti interessa l’argomento ti consiglio di vedere questo articolo: Influencer Marketing: cos’è e quali tipologie di influencer esistono.

Come per ogni strategia di marketing ben strutturata, anche per una campagna di influencer marketing è opportuno seguire specifici step che portano all’attuazione della stessa. Uno degli step fondamentali riguarda l’individuazione dei temi e la definizione della content strategy. Quali contenuti vogliamo pubblicare? Come li vogliamo pubblicare? Quali obiettivi mi permettono di raggiungere?

In base alla tipologia di contenuto che hai necessità di pubblicare dovrai selezionare gli influencer più adatti al tuo caso e definire i contenuti che andranno a sponsorizzare e come verranno prodotti.

Ma quindi, quanti e quali ruoli può assumere un influencer e come produce i contenuti che pubblicizza?

Cinque diversi ruoli degli influencer

Possiamo individuare fino a 5 differenti ruoli che vengono assegnati agli influencer e in base a questi ruoli i creator condivideranno differenti tipologie di contenuti.

  • Ci sono i creativi, ovvero quegli influencer che sviluppano nuove idee avvalendosi del brand. Sono creativi perché propongono delle novità avvalendosi dell’utilizzo dei prodotti del brand che sponsorizzano.
  • Il tester, invece, è colui che prova il prodotto per poi recensirlo: deve essere una persona affine al target al quale il brand si vuole rivolgere per creare un maggior senso di fiducia tra il pubblico. In questo caso l’influencer è un vero e proprio consulente del prodotto.
  • Se, invece, il tuo brand ha necessità di attivare uno storytelling e quindi raccontare la storia di un suo prodotto o di una sua iniziativa particolare, il reporter è l’influencer che fa al caso specifico: esso immortala e racconta tutti i passi più salienti del viaggio, ovvero della storia.
  • Quando l’obiettivo dell’influencer è quello di recensire in modo altamente approfondito e argomentato un determinato prodotto dell’azienda entra in gioco il reviewer. E’ il caso ad esempio dell’influencer esperta di make-up che recensisce in modo altamente accurato dei nuovi correttori.
  • Infine c’è il promoter, ovvero colui o colei che promuove esplicitamente la vendita di un prodotto specifico. In quest’ultimo caso gli influencer producono dei contenuti accompagnati da una chiara call to action, come ad esempio “clicca sul link e acquista il nuovo prodotto con il codice sconto allegato”. 

Che contenuto producono gli influencer?

Ruoli diversi per contenuti diversi, ma chi produce i contenuti? Quali contenuti creano gli influencer? Ebbene sì, il processo di ideazione e creazione del contenuto non sempre è svolto interamente dall’influencer: spesso è una co-creazione tra influencer e brand, altre volte è il brand stesso che produce da solo e interamente il contenuto.

Si parla di brand genereted content quando è il brand, per l’appunto, che sviluppa l’intero contenuto e lo condivide all’influencer che ha il solo compito di pubblicarlo. In questo caso il rischio da parte del brand di incorrere in problemi di immagine e comunicazione è molto basso se non nullo, ma di contro questa tipologia di creazione del contenuto mina in parte la resonance, ovvero il livello di coinvolgimento percepito da parte del pubblico. Ciò avviene in quanto l’influencer non apporta alcun tipo di personalizzazione al messaggio limitandosi a darne la sola visibilità alla sua base follower.

Qualora il brand voglia incrementare il livello di engagement del pubblico nei confronti del contenuto che vuole condividere, ma tenere nel contempo un modesto controllo sulla creazione dello stesso, allora potrebbe optare per una co-creazione con l’influencer. Il co-developed content prevede la condivisione di contenuti sviluppati insieme tra brand e influencer: il brand sviluppa delle linee guida ma lascia al creator la possibilità di personalizzare il contenuto entro quanto definito dall’azienda.

Infine, parliamo di influencer generated content quando il contenuto è prodotto interamente del creator, è tutto nelle mani dell’influencer; il brand dà solo delle indicazioni molto ampie, come ad esempio il formato del contenuto, potrebbe riferire all’influencer di creare un video, ma poi sta a quest’ultimo decidere tutto il resto, come il luogo o la durata, lasciandolo libero di comunicare in modo del tutto personalizzato. Questa tipologia di creazione, sebbene comporti l’assunzione di un elevato rischio da parte del brand, permette però che il contenuto sia percepito come autentico da parte pubblico e ciò lo rende particolarmente efficace e coinvolgente.

Conclusione

Attuare una campagna di influencer marketing prevede un accurato studio a monte: individuare i giusti influencer, il ruolo che sono portati a compiere e la modalità di produzione dei contenuti è fondamentale per indirizzare il tuo messaggio al meglio.

Ora non ti resta altro che iniziare!

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